I dati sono preliminari, e quindi soggetti a variazioni, ma segnano decisamente una svolta per l'intera industria dei personal computer. Stando infatti alle rilevazioni di Gartner, quest'anno si venderanno su scala mondiale oltre 366 milioni di pc, con una crescita del 19,7% rispetto al consuntivo 2009. In forte salita anche il giro d'affari, che dovrebbe toccare quota 245 miliardi di dollari in virtù di un balzo del 12,2%. Buone, buonissime notizie quindi per i produttori dopo un anno di relativa sofferenza – i portatili hanno tenuto a galla il settore nel periodo della crisi – e aspettative di ripresa della domanda che ora sembrano potersi realmente concretizzare. La tendenza al rialzo degli acquisti, dicono gli analisti, troverà applicazione sia in ambito consumer che in orbita professionale ed aziendale, grazie al cosiddetto mercato di sostituzione (in cui gioca un ruolo importante Windows 7, il nuovo sistema operativo di Microsoft).
A sostenere il nuovo "boom" di vendite saranno principalmente, e questa non è certo una novità, notebook e netbook La costante crescita di domanda dei Paesi emergenti, quella mai arrestatasi dei prodotti consumer nei mercati maturi, il perdurante gradimento degli utenti per i mini pc a basso costo sono tutti fattori che contribuiranno a riportare su livelli di eccellenza questo mercato. I netbook, però, incideranno meno che nel recente passato nell'economia delle vendite perché subiranno la concorrenza dei notebook ultraportatili a basso consumo (anch'essi venduti a prezzi molto abbordabili) e della nuova generazione di tablet pc touchscreen. Nel sentenziare, di fatto, la fine dell'epoca dei computer da tavolo, che continueranno comunque a crescere in modo limitato solo in alcuni Paesi in via di sviluppo, Gartner ha quantificato in modo inequivocabile l'ascesa inarrestabile dei portatili. Il 90% dell'incremento di domanda dei prossimi tre anni sarà guidata dai computer mobili e nel 2012 questi arriveranno a coprire il 70% delle consegne mondiali, rispetto al 55% di quota di venduto fatto segnare nel 2009. Il computing sarà quindi sempre più in mobilità e secondo gli analisti verrà via via meno l'esigenza (da parte degli utenti) di avere fra le mani un prodotto equipaggiato con classico sistema operativo e processore ad alte prestazioni in relazione al fatto che molte delle applicazioni più utilizzate (compresi gli strumenti Office) saranno disponibili direttamente on line. L'iPad di Apple o prodotti altrettanto innovativi come gli smartbook o gli slate pc targati Windows saranno più che un'alternativa per molti quando si tratterà di spendere qualche centinaio di dollari o di euro per acquistare il secondo (o il terzo) pc. L'ecosistema di questa industria in altre parole è destinata a cambiare in tempi brevi, avvicinando ancora di più il mondo dei computer a quello dei telefonini, e ciò genererà significative nuove opportunità di business per quei produttori che sapranno cavalcare le nuove tendenze "imposte" del mercato.
Tornando invece ai numeri, quelli elaborati sempre da Gartner e relativi all'ultimo trimestre del 2009 confermano che, in Europa Occidentale, l'onda lunga della recessione ha condizionato gli acquisti e gli investimenti a tutto il dicembre scorso. Nell'area in questione, infatti, sono stati venduti 20,2 milioni di pc con una crescita del 4% rispetto allo stesso periodo del 2008, mentre il bilancio complessivo dei dodici mesi parla di un mercato a crescita piatta, per complessivi circa 65 milioni di unità finiti nel canale di distribuzione. Guardando nello specifico all'Italia, il raffronto fra quarto trimestre 2009 e quarto trimestre 2008 è in leggero attivo (2,2%) grazie agli oltre 2,1 milioni di pezzi spediti sul mercato, con Acer (che comanda anche la classifica europea) a fare la parte del leone con una market share salita in un anno dal 27 al 30%.
